martedì 4 novembre 2014

Storia di un delirante viaggio di ritorno da Lucca

Se siete finiti qui, al 99,9% è perché mi seguite su Twitter e/o siete miei amici su Facebook e quindi la storia la conoscete già, ma voglio comunque raccontarvela in maniera più dettagliata (e non si sa mai che capiti qui qualcun altro che non mi conosce che possa ridere delle mie disavventure).

Lucca Comics & Games 2014.
La mia prima Lucca, e molto probabilmente anche l'ultima (no, non è vero, ma facciamo finta di sì).
Tralasciamo per un attimo la fiera in sé, di cui vorrei comunque parlare in un altro post, sennò questo diventa un poema epico, e che è molto figa pur non essendo più in grado di reggere un afflusso del genere. Ma, appunto, ne parlerò altrove.
Ciò su cui voglio soffermarmi in questo momento è, come da titolo, la fantastica odissea del viaggio di ritorno a Torino di domenica.
Perché i problemi non si fermano mica solo alle strade di Lucca totalmente invase dalla folla, alla viabilità della città completamente paralizzata, o ai ristoranti che per riuscire a darti un posto a sedere per farti mangiare son costretti a farti aspettare due ore perché strapieni. Ovvio che no.
Tutta 'sta gente poi a casa ci deve pur tornare.
Ed è qui che inizia la nostra fantastica avventura.